Révolte des Sahraouis - Revolt of the Saharawis - Revuelta de los Saharauis

 

ITALIE - 10 décembre : Journée internationale des droits humains

Milan: Sit-in devant le consulat du Maroc, organisé par la Coordination des association de solidarité avec le peuple sahraoui de Lombardie, en colaboration avec le BIRDHSO Italie, la Coordination des association de solidarité avec le peuple sahraoui d'Emilie Romagne et avec l'Association nationale de solidarité avec le peuple sahraoui pour protester contre les violations des droits humians au Sahara Occidental occupé par le Maroc.
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SPS]

Rome: Sit-in dans le même but devant l'ambassade du Maroc. [--> El Moudjahid, 10.12.05]

 

Coordinamento delle Associazioni di Solidarietà con il Popolo Sahrawi dell'Emilia Romagna

Comunicato stampa

Si è svolto ieri, sabato 10 dicembre 2005 dalle ore 11.00 alle ore 13.00 il primo sit in davanti al Consolato del Marocco a Milano in Via Martignoni, 10 organizzato dal Coordinamento delle Associazioni di Solidarietà con il Popolo Sahrawi della Lombardia in collaborazione con BIRDHSO Italia, il Coordinamento delle Associazioni di Solidarietà con il Popolo Sahrawi dell'Emilia Romagna e ANSPS per protestare contro le violazioni dei diritti umani nei territori del Sahara Occidentale occupati dal Regno del Marocco.

Contemporaneamente un'iniziativa analoga si svolgeva davanti all'Ambasciata del Marocco a Roma in Via Spallanzani, 8.

Il 10 dicembre si è ricordato l'anniversario dell'approvazione della Dichiarazione dei Diritti Umani da parte dell'Assemblea Generale delle Nazioni Unite. Fra i 30 articoli della Dichiarazione Universale, ricordiamo quelli che riconoscono pari libertà, dignità e diritti a tutti gli esseri umani (artt. 1-2). Ognuno ha diritto alla vita, alla libertà, alla sicurezza (art. 3). E' vietata la tortura (art. 5). Ognuno ha diritto ad un processo equo (art. 10), nel quale siano garantiti il diritto alla difesa e la presunzione di innocenza (art. 11). L'art. 13 garantisce la libertà di movimento e di residenza; il 18 e il 19 la libertà di opinione e di religione; il 20 quella di associazione.

Molti di questi diritti vengono violati dal Marocco in Sahara Occidentale, con il presidio davanti al Consolato marocchino di Milano abbiamo voluto testimoniare la solidarietà nei confronti dei Sahrawi detenuti, in condizioni disumane, nelle carceri marocchine e di tutto il Popolo Sahrawi.

E' iniziato in questi giorni ad El Aioun (territori occupati del Sahara Occidentale), il processo contro alcuni prigionieri politici Sahrawi, tra i quali spiccano Ali Salem Tamek ed Aminatou Haidar, detenuti nel tristemente famoso Carcel Negro (Prigione Nera). Fino ad oggi il dibattimento è stato rinviato ben quattro volte dall'autorità giudiziaria marocchina, forse con l'intento di "scoraggiare" gli osservatori internazionali che sono accorsi ad assistere al processo. La data della prossima udienza è stata fissata per martedì 13 dicembre.

Continua da oltre sette mesi la mobilitazione della popolazione Sahrawi che chiede la liberazione dei prigionieri politici sahrawi ed il riconoscimento del diritto all'autodeterminazione riconosciutogli dalla comunità internazionale; neppure la violenza della repressione delle forze di sicurezza marocchine in Sahara Occidentale è riuscita a fermare i manifestanti.

Al presidio di ieri a Milano hanno partecipato rappresentanti di Birdhso Italia, delle associazioni di solidarietà con il Popolo Sahrawi della Lombardia e dell'Emilia Romagna: Bergamo, Lecco, Mantova, Milano, Reggio Emilia, Modena.

Hanno ufficialmente aderito al presidio Bebo Storti, capogruppo dei Comunisti Italiani in Regione Lombardia e Monica Perugini, assessore all'Immigrazione del Comune di Mantova. Nel comunicato inviato alla stampa hanno dichiarato che "il gruppo dei Comunisti Italiani della Regione Lombardia, insieme all'intero partito rinnova la propria solidarietà al Popolo Sahrawi e a tutti i Popoli in lotta per l'affermazione della propria autodeterminazione e dei diritti umani e civili. Chiediamo a tutte le forze politiche democratiche e alla società civile di unire i propri sforzi per chiedere ai governi un intervento concreto risolutivo di questa drammatica e vergognosa situazione".

L'azione di protesta si inserisce nella Campagna europea Trent'anni bastano, organizzata in occasione del 30° anniversario dell'occupazione marocchina del Sahara Occidentale. La Campagna termina nel prossimo mese febbraio, anniversario della proclamazione della Repubblica Araba Sahrawi Democratica (RASD) avvenuta in esilio il 27 febbraio 1976.

Bologna, il 11 dicembre 2005

Il Coordinamento Regionale di solidarietà con il Popolo Sahrawi dell'Emilia Romagna

Segreteria coordinamento c/o Associazione Jaima Sahrawi Via S. Vincenzi, 10/a Reggio Emilia c.f. 91092540359
tel/fax 0522430307 e mail: jaimasahrawi@libero.it sito web: jaimasahrawi.altervista.org


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