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Associazione "Jaima Sahrawi" per una soluzione giusta e non violenta nel Sahara Occidentale Reggio Emilia |
SPETT.LE SEGRETARIO GENERALE
DELLE NAZIONI UNITE
KOFI ANNAN
NEW YORK
In merito alle recenti posizioni dell'ONU sulla vicenda del Sahara Occidentale, chiedo a nome mio personale e dell'Associazione da me rappresentata, che non venga ulteriormente calpestata la dignità di questo Popolo già così duramente provato da anni di occupazione straniera e d'esilio nell'asprezza del deserto Algerino.
Chiediamo pertanto che siano mantenuti gli impegni presi a suo tempo in merito all'autodeterminazione del Popolo Sahrawi, affinché possa decidere il proprio destino mediante il referendum.
Quest'improvviso ed inaspettato cambiamento di rotta, sul problema del Sahara Occidentale, oltre che frustrare le attese del Popolo Sahrawi rischia di disorientare l'opinione pubblica mondiale e di indebolire ed offuscare l'immagine dell'Istituzione da Lei, fino ad ora, così degnamente rappresentata in difesa dei popoli più deboli ed in difficoltà.
Certi della Sua sensibilità, La ringraziamo cordialmente e Le auguriamo buon lavoro.
Reggio Emilia, 26 giugno 2001
IL PRESIDENTE
(Cinzia Terzi)
cinziaterzi@libero.it
AI PAESI MEMBRI
DEL CONSIGLIO DI SICUREZZA
DELLE NAZIONI UNITE
NEW YORK
Oggi, 26 giugno 2001 i soci dell'Associazione "Jaima Sahrawi" per una soluzione giusta e non violenta nel Sahara Occidentale si sono riuniti a Reggio Emilia presso la sede ed hanno approvato all'unanimità il seguente ordine del giorno:
Appreso del pericoloso evolversi della situazione nei territori Sahrawi a seguito dell'ultimo rapporto del Segretario dell'ONU che rischia di trasformare la regione in un protettorato marocchino inficiando le legittime aspirazioni del Popolo Sahrawi, modificando le originali impostazioni del piano di pace della Nazioni Unite stesse;
Considerato che da oggi 26 giugno si è aperta una discussione al Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite;
Esprime la propria preoccupazione per la situazione che si sta creando;
Riconferma la propria ferma opposizione a tutto ciò che possa ledere il diritto all'autodeterminazione;
Invita il Consiglio di Sicurezza a discutere sulla base del documento originario delle Nazioni Unite;
Auspica la conclusione della discussione nel rispetto dell'effettuazione del referendum e la pacifica conclusione della decolonizzazione del territorio Sahrawi nel rispetto della legalità internazionale.
Reggio Emilia, 26 giugno 2001
IL PRESIDENTE
(Cinzia Terzi)
cinziaterzi@libero.it