REPUBBLICA SAHARAWI
FRONTE POLISARIO
RAPPRESENTANZA PER L'ITALIA
rasdroma@saharawi.ouverture.it
Roma, 24 giugno 2001
L'ultimo rapporto del Segretario Generale delle Nazioni Unite è un attacco ingiusto ed ingiustificato contro il Piano di Pace ed il suo essenziale obiettivo cioè il diritto del Popolo Sahrawi a decidere liberamente il proprio destino attraverso un referendum di autodeterminazione.
Si constata che la motivazione reale dietro questa inversione di marcia perseguita dalle Nazioni Unite in merito alla decolonizzazione del Sahara Occidentale è la mancanza di volontà da parte di alcuni membri influenti del Consiglio di Sicurezza di fermare l'intransigenza marocchina, l'ostacolo essenziale e storico che non permette l'avvento di una pace giusta e duratura nella nostra regione.
Tutti concordano nel riconoscere che la soluzione democratica realizzata dall'ONU avrebbe portato direttamente verso l'indipendenza legittima e meritata del Popolo Sahrawi.
E' a partire da questa verità che il Marocco ha deciso, sostenuto dalla Francia di abbandonare la via referendaria e di spingere le Nazioni Unite a legittimare la sua occupazione coloniale del Sahara Occidentale.
Il Fronte Polisario che ha collaborato con le Nazioni Unite durante tutto il processo di messa in opera del Piano di Pace e che ha messo nelle mani di Kofi Annan e Baker delle proposte allo scopo di facilitare lo sblocco del processo era in diritto di attendersi un rapporto più equilibrato e più obiettivo.
Ma non è stato così.
Il rapporto promuove senza argomenti convincenti la proposta marocchina chiamata "cadre d'accord" che vuole la pura e semplice integrazione del Sahara Occidentale al Marocco, tutto ciò attaccando deliberatamente le proposte del Fronte Polisario ed i contributi dei Paesi osservatori del processo.
Il Fronte Polisario riconferma la sua opposizione totale a tutto ciò che non rispetta il diritto del Popolo Sahrawi all'autodeterminazione e all'indipendenza.
Solo il Piano di Pace può portare una soluzione giusta e definitiva del conflitto. Il Fronte Polisario non è pronto ad intraprendere una qualsiasi altra via se non quella già tracciata dalla comunità internazionale da più decenni per la decolonizzazione del Sahara Occidentale.
La presa d'atto del Consiglio di Sicurezza della proposta sostenuta nel rapporto sarà gravissima per l'equilibrio della regione e porterà conseguenze di cui la pesante responsabilità incombe sopra coloro che vogliono sostituire alla legalità internazionale ed al diritto dei popoli, il diritto alla forza, al disprezzo, all'instabilità.
Il Fronte Polisario lancia un appello al Consiglio di Sicurezza perché si assuma le proprie responsabilità conformemente ai principi della Carta delle Nazioni Unite e riaffermi il suo impegno ed il suo sostegno al Piano di Pace per il Sahara Occidentale.